Sono assistente familiare convivente di una persona anziana, quante ore di riposo giornaliero ho diritto?
L’art.15 CCNL domestico dice che, “Il lavoratore convivente ha diritto (..), ad un riposo intermedio non retribuito, normalmente nelle ore pomeridiane, non inferiore alle 2 ore giornaliere di effettivo riposo”.
La norma quindi non fissa un tetto massimo di ore di riposo pomeridiano ma un tetto minimo, rispettato il quale l’organizzazione del rapporto di lavoro può dirsi legittima. E' possibile quindi mettersi d'accordo con il datore di lavoro.
Il nuovo Ccnl in vigore dal 1 Luglio 2013 prevede ora che il riposo possa essere goduto fuori dall'abitazione dell'assistito, salvo accordo contrario, che deve comunque e sempre salvaguardare un effettivo e sostanziale riposo: pur goduto in casa,il datore di lavoro deve sempre assicurare la totale inattività della lavoratrice, che in quelle ore deve potersi dedicare alle proprie personali attività (leggere un libro, guardarsi un programma televisivo, ecc…). A seconda di come viene svolta anche l’attività di vigilanza può essere considerata attività lavorativa, se non consente alla lavoratrice di dedicarsi ai propri affari.
Il consiglio è quello di concordare fin dall’inizio tali particolari, da inserire nella lettera di assunzione, onde evitare ogni contestazione.